lunedì 22 giugno 2015

“Donna e lavoro: leadership, formazione, innovazione”



Convegno

 “Donna e lavoro: leadership, formazione, innovazione”



Un’interpretazione del Tema internazionale 2014 – 2017
“MAKING A DIFFERENCE THROUGH LEADERSHIP AND ACTION”


 VENEZIA  6 giugno 2015  - Circolo Unificato Distretto Militare di Venezia

mercoledì 3 giugno 2015

Riconoscimento Sezioni Emilia Romagna 2015

DISTRETTO NORD EST
SEZIONI FIDAPA BPWITALY EMILIA – ROMAGNA :
 BOLOGNA/CESENA/FERRARA/ FORLI’/PARMA/ RAVENNA


Il “Riconoscimento FIDAPA Emilia-Romagna 2015″ assegnato ad una giovane violinista di grande talento

Laura Marzadori premiata dalla Prof.ssa Rema Rossini, Presidente della Sezione di Bologna

Bologna, 30 maggio 2015 – Laura Marzadori, il nuovo primo violino di spalla dell’orchestra della Scala di Milano, ha ricevuto oggi nella Sala Mozart alla Regia Accademia Filarmonica, il riconoscimento Fidapa delle Sezioni dell’ Emilia - Romagna.
Le Sezioni FIDAPA della Regione Emilia – Romagna (DISTRETTO NORD EST) assegnano fin dal 1991 un premio biennale quale Riconoscimento ad una donna che si è distinta nei vari ambiti lavorativi. L’idea del premio venne alle presidenti delle sezioni di Ravenna, Anita Ceccarelli, e di Bologna, Bruna Bubani La Placa, che istituirono, con l’appoggio e l’incoraggiamento dell’allora Presidente nazionale Concetta Piacente, il “Riconoscimento FIDAPA Emilia-Romagna” provvedendo a formularne il “Regolamento” e le “Norme interne”. Nello stesso anno fu individuato, per l’attribuzione del “Riconoscimento”, il settore dell’industria, su suggerimento di Livia Ricci, anche per aderire al “tema internazionale” di quell’anno. Rappresentante esterno: la Confindustria Emilia-Romagna.
Il riconoscimento fu assegnato a Bologna da Concetta Piacente all’industriale della moda Alberta Ferretti.
Quest’anno il Riconoscimento delle Sezioni dell’Emilia Romagna è stato assegnato alla giovane violinista Laura Marzadori,  che si è imposta all’attenzione di pubblico e critica vincendo a soli 16 anni il prestigioso Premio “Città di Vittorio Veneto”.
Nata a Bologna nel 1989, è tra le migliori promesse violinistiche di livello internazionale del nostro Paese. Ha iniziato lo studio del violino con Fiorenza Rosi,  molto presto, a tre anni e mezzo, col metodo Suzuki. Le sorelle suonano: Sara, di due anni più giovane è violinista, Irene  è violoncellista. Assieme hanno suonato spesso in trio Beethoven, Mozart.
Diplomatasi con lode e menzione speciale al Conservatorio Martini di Bologna, ha studiato e continua a perfezionarsi con prestigiosi insegnanti.  Fin da giovanissima ha conquistato i massimi riconoscimenti in numerosi concorsi tra i quali la Rassegna Nazionale “Andrea Amati” di Cremona (presidente di giuria Salvatore Accardo), il Premio Nazionale delle Arti di Roma (presidente di giuria Uto Ughi) , il Concorso Internazionale Postacchini di Fermo e vincendo nel 2005 il più importante concorso violinistico d’Italia: il Premio “Città di Vittorio Veneto”. Laura Marzadori, che nell’occasione si è aggiudicata anche il premio Gulli per la migliore esecuzione di Mozart, è la più giovane vincitrice del Concorso dalla fondazione.  La ventiseienne bolognese ha vinto di recente, con giudizio unanime della commissione presieduta da Daniel Barenboim, il concorso internazionale per primo violino di spalla dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. In questo ruolo, in pochi mesi, ha avuto la possibilità di lavorare a fianco dei più grandi direttori al mondo: Chailly, Gatti, Harding, Pappano, Zubin Mehta e Daniel Barenboim. Nel 2012 su invito di Shlomo Mintz ha registrato due lezioni per la sua Online Music Academy e nello stesso anno è uscito per la Dynamic un DVD con una sua lezione all’Accademia Stauffer di Cremona con Salvatore Accardo. Nel 2013 è uscito per Tactus il live del concerto per violino e orchestra di Wolf Ferrari. Si è esibita in numerosi concerti sia in Italia che all’estero (Stati Uniti, Spagna, Austria, Repubblica Ceca, Ucraina, Germania, Svizzera, Turchia, fino in Sud America, in Uruguay e al Teatro Coliseum di Buenos Aires in Argentina).
Da solista ha già collaborato con importanti direttori esibendosi con orchestre quali la Filarmonica Toscanini, l’Orchestra del Regio di Parma, l’Orchestra Regionale Toscana, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana e l’Orchestra Regionale di Roma e del Lazio con la quale ha riscosso grande successo al CRR Konser Salonu di Instanbul e all’auditorium Parco delle Musica di Roma con il Concerto N° 1 di Paganini.
In questa stessa sede si era già esibita nel Dicembre 2006 nel Concerto della Solidarietà promosso dal Ministero per i Beni Culturali e ripreso da RAI TV.
Si dedica anche alla musica da camera, suonando in formazioni cameristiche con musicisti quali Salvatore Accardo, Pavel Berman, Rocco Filippini, Bruno Canino, Antonio Meneses, Antony Pay e Bruno Giuranna (con il quale ha recentemente eseguito le bachiane Variazioni Goldberg nella versione dello stesso Giuranna per violino, viola e violoncello).
Suona il violino ex-Kleynenberg di G. B. Guadagnini del 1783 della Fondazione Pro Canale
Grande commozione in sala durante l’ascolto  e applausi prolungati a questa giovane tanto dotata,  motivo d’orgoglio per l’Italia nel mondo.
Erano presenti le Presidenti delle Sezioni dell’Emilia - Romagna: Rema Rossini (Bologna), Maria Grazia Suttina (Ferrara), Claudia Agrioli (Ravenna), Nadia Masini (Forlì), Giusy Ghini (Cesena). Per il Distretto Nord Est: Anna Giovannoni (past President ), Sabrina Felicioni (segretaria), Ida Castagna Bressan (Responsabile distrettuale della Commissione Arte e Cultura).






lunedì 18 maggio 2015

Sezione di Padova



Convegno        
Donazione di sangue cordonale: Banche pubbliche o Banche private?


Sabato 11 aprile a Padova si è celebrato, presso l’Università degli studi di Padova Aula Magna “G.Galileo”, Palazzo Bo, Via 8 Febbraio, 2
il convegno
Donazione di sangue cordonale: Banche pubbliche o Banche private?.
Il tema proposto si inserisce nel contesto della donazione da parte della neo mamma al momento della nascita del figlio. Questo momento è stato analizzato da un punto di vista giuridico dall’avv. Carola Pagliarin, dando spunti di nuove riflessioni sul diritto e sulla legittimazione della donazione.
La presenza di autorità istituzionali e politiche hanno contribuito ad analizzare, con i rappresentanti del mondo scientifico,
  • le modalità dell’informazione;
  • i protocolli che garantiscono la tutela di un bene così prezioso,
  • lo stato dell’arte della raccolta e sull’utilizzo del sangue cordonale
La presidente della sez. di Padova. Prof.ssa Loredana Vido, nella sua introduzione di benvenuto, ha rievocato l’impegno della FIDAPA come movimento di opinione ricordando alcuni temi come
ü  le cure palliative per la lotta al dolore sia cronico che da parto da parte delle fidapine di Torino e il protocollo d’intesa con il Ministero della salute per l’applicazione della legge n.38 del 2010 a cura della Past presidente nazionale e Rappresentante della BPW International avv.Eufemia Ippolito;
ü  la sensibilizzazione per i diritti delle donne diversamente abili a Padova;
ü  la donazione del cordone ombelicale come risorsa del territorio del Veneto;
ü  La legge regionale e quella nazionale regolamenta la donazione ma in particolare che cosa indicano le Norme Europee?.
Il tema trattato dall’Onorevole Elisabetta Gardini ha delineato l’impegno nelle direttive e nei principi recitati dalla norma europea ma ha aperto il dibattito per ulteriori aggiornamenti nella criticità espressa. L’Onorevole ha dato la sua disponibilità per la scrittura delle norme contemplate nei punti deboli della donazione.
Le conclusioni della Past presidente nazionale e Rappresentante della BPW International avv.Eufemia Ippolito ha riassunto i lavori del convegno
  •    nel valore del dono nell’ambito sociale
  •    nella coerenza dell’informazione come priorità della FIDAPA 
  •    nell’aspetto giuridico regolato dai principi e completato dalle indicazioni emesse dal Parlamento Europeo.





venerdì 20 marzo 2015

Giorno della Memoria

Giorno della Memoria

Fidapa Bpw Italy Sezione di Altamura

Il tema nazionale di questo biennio della Fidapa “il ruolo dell’associazionismo femminile, nella realizzazione di politiche ad alto contenuto di innovazione in una società rapida e in continua evoluzione”, è un argomento ad ampio spettro nel quale entra a pieno titolo anche la lotta contro le discriminazioni razziali e come noi sappiamo senza l’esclusione di “Donne e Bambini”.
In occasione del Giorno della Memoria, la Fidapa Bpw Italy sez. di Altamura per non dimenticare  “la soluzione finale del problema ebraico”, così come i nazisti avevano denominato lo sterminio di sei milioni di ebrei, deve farci meditare profondamente.
Perché questo giorno non può  essere solo una mobilitazione collettiva per una solidarietà scontata, ma piuttosto, un atto di riconoscimento di questa storia: come se tutti, in questa occasione, ci affacciassimo ai cancelli di Auschwitz, a riconoscervi il male che è stato. 
In questa ricorrenza, non desideriamo soltanto celebrare un omaggio alle vittime, perché noi della Fidapa crediamo che il Giorno della Memoria debba essere soprattutto una presa di coscienza collettiva. La consapevolezza di quel che è accaduto, che non dovrebbe più succedere ma  che purtroppo continua ad accadere.
Intolleranza religiosa, manifestazioni razziste, eccidi di massa (non mi soffermerò sui morti per l’attentato alla rivista Charlie Hebdo di Parigi), e poi ancora, l’utilizzo dei bambini come bombe umane, le guerre senza fine tra diverse etnie dimostrano che la Shoa (che letteralmente significa catastrofe) non è solo un ricordo.
Pensiamo sinceramente che il sacrificio di milioni di ebrei e di molte altre persone passate per i disumani lager nazisti debba essere di monito per tutti noi ed in particolare per i giovani, affinché venga sconfitto il cancro dell’odio nei confronti di un altro essere umano.
Dobbiamo tutti essere vigili, fare prevenzione, attenti a non far rinascere in alcuna forma la violenza razzista e genocida.
Ma ancora, purtroppo, ne abbiamo esempi vicini nel caos geopolitico in cui ci troviamo: non sono poi così lontani i tempi della guerra e degli eccidi nella ex Jugoslavia e dobbiamo pensare anche a quanto accade  in Afganistan, in Africa fino alla Siria, alla Algeria, in Libia, alle organizzazioni terroristiche come quelle dell’ISIS e di Al-Qaida. E  l’elenco potrebbe continuare.
L’augurio che vogliamo fare, è che venga bandita dalla storia del mondo qualsiasi forma di aberrante negazione dell’uomo.
Il 25 Gennaio 2015 anche la Fidapa ha voluto fare la sua parte. “Per non dimenticare.”
L’ha fatto attraverso due momenti:
-il concerto degli Anawin, un gruppo musicale il cui nome richiama il testo delle Beatitudini che in realtà rappresenta il “manifesto programmatico” della loro attività.

L’esibizione ha illustrato una serie di temi toccanti: “… E come potevamo noi cantare …”
La violenza e la miseria che semina la guerra …Dalla Grande Guerra del 1915-1918, alla II guerra Mondiale ricordando il giorno della memoria e le tante guerre che ci sono ancora oggi…
E poi ancora: Le guerre nascoste che non ci accorgiamo di vivere quotidianamente che calpestano la dignità dell’uomo…
-Durante la serata è stata presentata un’anteprima della splendida mostra "I luoghi della Memoria" realizzata dal fotografo barese Vincenzo Catalano per non dimenticare i campi di sterminio di Auschwitz I, Auschwitz II - Birkenau e i luoghi di accoglienza dei profughi e sopravvissuti che fino al 1947, a migliaia, trovarono accoglienza in Puglia.
Si è trattato di un vernissage della più ampia mostra (gode, tra l’altro, anche del patrocinio del Museo statale di Auschwitz) inaugurata a Matera Capitale europea della Cultura 2019, il giorno 27 febbraio.
Vincenzo Catalano ha voluto offrire per la serata ad Altamura ed al Teatro Mercadante una anteprima dell’installazione lucana.
L’evento è stato sostenuto dall’Ambasciata d’Israele in Italia e dalla Comunità ebraica di Roma che hanno espresso i loro ringraziamenti per l’attenzione rivolto alla Giornata della Memoria e in particolare alla posizione delle Donne inviandoci un messaggio di saluti firmato dall’Ambasciata e dalla Prima Assistente la Dott.ssa Sara Ghilad.
Concludo con le parole del Nobel polacco Isaac Singer: “quando tutte le Nazioni si renderanno conto che sono in esilio, l’esilio cesserà di essere; quando le maggioranze si renderanno conto che anch’esse sono minoranze, la minoranza sarà la regola e non l’eccezione. E allora questo Giorno della Memoria sia per tutti noi la presa d’atto del nostro esilio e del nostro essere minoranza”.


Fidapa Bpw Italy 
Sezione di Altamura 

La Presidente 
Rosa Anna Galantucci 

mercoledì 4 febbraio 2015

DISTRETTO NORD EST

Workshop distrettuale sul Tema Internazionale 

“Fare la differenza attraverso la Leadership e l’Azione” 

Making a Difference through Leadership and Action

venerdì 23 gennaio 2015

“LA POLITICA DELLA BELLEZZA”

“LA POLITICA DELLA BELLEZZA”

                 



L’anno sociale della Sezione Fidapa di Trapani si è aperto con un inno alla bellezza e lo ha fatto a partire dall’insolita location scelta dalla Presidente Concetta Mazzola e dalle sue collaboratrici: le sale del Museo Regionale “Agostino Pepoli” di Trapani. Se poi alla magnificenza del luogo si accompagnano anche le suggestioni regalate da un ospite prestigioso, come nel caso del “mecenate” Antonio Presti, il mix che ne viene fuori è quello di un incontro felice, di un’occasione per fermarsi a riflettere su temi del vivere sociale con leggerezza ma non con superficialità.
 Parlare di cultura, di arte, di bellezza, di questi tempi non è facile e, forse, lo è ancora meno in una terra come la Sicilia, piagata da una crisi economica sempre più evidente anche nel territorio trapanese e dalla presenza di poteri criminali che sembrano voler succhiare fino al midollo la linfa vitale dell’Isola e dei suoi abitanti.
Nella sua “battaglia” culturale, iniziata nel 1982 con la Fiumara d’Arte di Tusa, Antonio Presti, con tenacia e determinazione, ha fatto della “politica della bellezza” la sua missione di vita, come lui stesso ha raccontato nel corso dell’incontro con le fidapine e gli ospiti presenti, e prosegue nel suo impegno per regalare bellezza ad una terra, la Sicilia, già meravigliosa di per sé. Una bellezza che trascende l’ambito dell’estetica e dell’arte e che si fa, in definitiva, impegno sociale e civile. 

Da questa filosofia nascono i progetti nel quartiere “satellite” di Librino, alla periferia di Catania, del risanamento dell’alveo del fiume Oreto a Palermo, dove vorrebbe realizzare un museo di sculture monumentali. Proprio il racconto della sua esperienza catanese, all’interno di un quartiere e di contesti certamente complessi e difficili, è stato tra i passaggi più intensi e coinvolgenti della conversazione trapanese di Presti, condotta con apparente levità e con una buona dose di ironia e auto-ironia che fanno di lui un “personaggio” davvero interessante e in grado di catturare ad ampio raggio l’attenzione del pubblico. Il suo messaggio è risultato chiaro: riuscire a legare etica ed estetica è, per lui, il modo migliore per proporre una nuova politica dell'essere, un modo per mettere in crisi mentalità incrostate, per produrre linfa nuova in grado di nutrire un pensiero che si fa azione concreta, cambiamento.

E allora la sfida forte è rivolta non solo al mondo dell’arte, agli intellettuali, agli artisti, ma a tutta la società, a partire dai giovani, per intraprendere un percorso di impegno politico e sociale. La prova che si può fare ce l’abbiamo davanti agli occhi: le opere della Fiumara d’Arte, l’art hotel Atelier sul mare - un albergo-museo d’arte contemporanea unico al mondo a Castel di Tusa – la Porta della Bellezza a Librino, tutte opere che testimoniano un’idea di bellezza che può essere compresa e, soprattutto, condivisa anche da chi non ha alcuna dimestichezza con l’arte. Una bellezza che crea stupore e unità tra i viventi.
Come dice Presti quel che serve è “un'arte non protagonista di un'estetica dell'apparire ma che si fa azione, che interviene nella vita sociale”.

                                                                                                                          La Presidente

                                                                                                                           Concetta Mazzola